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Non di sola gioia ci nutriamo nei nostri momenti “pieni” e appaganti.

Lo psicologo Ryan N. Miemec, tra i fondatori del VIA Institute on Character Strengths, commentando nel suo blog il film “Inside Out 2”, fa notare un certo sbilanciamento tra le emozioni che appaiono sulla scena nel passaggio dal mondo della fanciullezza a quello dell’adolescenza di Riley, la ragazzina protagonista del film.

Alle emozioni protagoniste del primo Inside Out – Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto – nel sequel si aggiungono Ansia, Imbarazzo, Noia e Invidia.

Gioia rimane decisamente in minoranza, unica tra le emozioni piacevoli ed “energizzanti”.

Succede, un po’ per questioni di semplificazione, un po’ perché funzionale al messaggio del film.

E nella realtà?

Spesso nella realtà non siamo lontani dal copione del film.

Fatichiamo a “sentire” ciò che proviamo e quando ci riusciamo sappiamo che è un’impresa riuscire a dargli un nome, ci fermiamo a: “quello che sto provando è piacevole… o spiacevole”.

E in ogni caso siamo quasi sempre propensi a fare più caso alle emozioni “spiacevoli”, ci sembra che siano le più forti.

In realtà è questione di abitudine, di cultura, di consapevolezza.

Le emozioni “piacevoli” ed energizzanti sono molte e sono potenti, cambiano le sorti delle nostre giornate, delle nostre relazioni, dei nostri incontri.

Imparare a riconoscere le emozioni che ci danno energie positive significa avere a disposizione l’intera tavolozza dei colori che danno significato ai momenti della nostra vita.

Foto – Robert Collins

Lo stupore, l’entusiasmo, la sorpresa, la gratitudine … sono nostre compagne di viaggio che ci raccontano quello che stiamo vivendo, e sono legate alle nostre esperienze passate e presenti.

È importante riconoscerle ed accoglierle, dar loro spazio e importanza e non dimenticarle o darle per scontate.

Incontrare un lupo su un sentiero di montagna può suscitare paura, certamente, è una risposta sana del nostro sistema di allerta, ma sicuramente è anche un momento straordinario, sorprendente, eccitante, di stupore …, riuscire a lasciare emergere tutto quello che il momento presente ci regala significa dare completezza a ciò che avviene dentro e fuori di noi.

È un passo fondamentale verso la consapevolezza che consente di essere totalmente presenti, focalizzati e assumere il giusto atteggiamento per prendere la decisione più funzionale.

Allenarsi a riconoscere e a far emergere le emozioni “piacevoli” ed energizzanti aiuta a completare il quadro con la miglior varietà di colori e a riconoscere lo scopo e il significato di quello che stiamo vivendo.

Può richiedere impegno, soprattutto all’inizio, ma ne vale la pena.

È una strategia appagante che determina la qualità della nostra vita, delle nostre attività e delle nostre relazioni. Riduce lo stress e l’impatto delle emozioni “spiacevoli”, alimenta la resilienza e lo spazio di manovra della nostra creatività.

Gioia non è sola, è decisamente in buona compagnia!

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